Settembre e Stress da Rientro: Come Affrontarlo Efficacemente in Modo Naturale

Settembre e Stress da Rientro: Come Affrontarlo Efficacemente in Modo Naturale

Con l'arrivo di settembre, molti di noi sentono il peso del rientro. Fino a qualche tempo fa, settembre era principalmente associato al ritorno a scuola e all'odore di libri nuovi; il mese era caratterizzato da una transizione graduale dall’estate all’autunno, un passaggio che conservava un po' della serenità estiva. Tuttavia, negli ultimi anni, la percezione di settembre è cambiata radicalmente. Ora è visto come un periodo di performance e produttività, dove le to-do list e gli obiettivi dominano il panorama. Questo cambiamento ha portato all’adozione di una nuova espressione: “settembre is the new Capodanno”. Così, un mese che dovrebbe essere una transizione tranquilla, si trasforma in un momento carico di aspettative e pressioni, generando stress e ansia. Neanche il tempo di sfare le valigie e si è già proiettati verso una nuova stagione carica di esami, lavoro, stress e difficoltà. Il rientro dalle ferie può essere quasi traumatico e provocare quella che, comunemente, viene definita “sindrome da rientro”.

Secondo i dati Istat, si stima che lo stress da rientro colpisca circa il 35% della popolazione, con maggior incidenza tra i 25 e i 45 anni e coloro che svolgono attività lavorative ad alto contenuto intellettuale. Abbiamo già parlato di come tornare in forma dopo le vacanze soprattutto a livello fisico, con 7 preziosi consigli di benessere. Ora esamineremo come questo periodo può essere particolarmente difficile anche a livello mentale, sebbene esistano rimedi efficaci che ci aiutano ad affrontare lo stress e sostenere in modo naturale il nostro organismo.

Comprendere lo Stress da Rientro

Lo stress da rientro non è una vera e propria patologia, ma una condizione psicologica transitoria comune che colpisce molte persone dopo le vacanze estive. La conclusione delle ferie e il ritorno dalle vacanze rappresentano anche la fine di un periodo trascorso lontano dalle consuete routine, caratterizzato da ritmi differenti e da maggiori opportunità di relax e svago. La sindrome da rientro può provocare sintomi fisici e psicologici lievi come:

  • Stanchezza post-vacanze
  • Tristezza da fine vacanze
  • Ansia
  • Fatica
  • Difficoltà di concentrazione
  • Irritabilità
  • Sbalzi d’umore

Nei soggetti già predisposti, si può verificare anche la depressione stagionale, un disturbo legato alla ciclicità delle stagioni. 

Strategie Efficaci per Affrontare lo Stress da Rientro

  1. Prevedere una Decompressione Graduale: Sarebbe bene concedersi 1 o 2 giorni di decompressione tra il rientro dalle vacanze e il ritorno al lavoro. Questo intervallo permette di adattarsi più efficacemente alla nuova routine.
  2. Ritmo Lento e Graduale: Evitare di sovraccaricarsi subito con compiti estremi e impegni eccessivamente logoranti. Cercare di rendere il ritorno al lavoro il più graduale possibile può aiutare a ridurre il senso di stress.
  3. Mantenere il Clima della Vacanza: Organizzare fine settimana fuori città o uscire con gli amici può aiutare a mantenere vivi i ricordi piacevoli delle vacanze e a prolungare il relax.
  4. Stabilire Obiettivi e pensare positivo: Creare un elenco di obiettivi da raggiungere può aiutare a canalizzare le energie in modo efficiente. Inoltre, è importante pensare in positivo: stare in vacanza per sempre significherebbe non avere lavoro, non andare a scuola, non avere una famiglia: tutto sommato, meglio qualche giorno con lo stress da rientro.
  5. Attività Fisica Regolare: L’esercizio fisico non solo aiuta a mantenere il corpo in forma, ma rappresenta un antistress naturale che facilita il rilascio di endorfine aiutando a migliorare l’umore e a gestire meglio lo stress (specialmente se lo sport è di resistenza ed effettuato all’aria aperta).
  6. Regolarizzare il ritmo sonno-veglia: è importante cercare di coricarsi e svegliarsi a orari costanti per riequilibrare l’organismo dopo gli orari sregolati delle vacanze.
  7. Nutrizione e Integrazione, un Supporto Essenziale: Una dieta equilibrata è cruciale per combattere lo stress da rientro: effettuare 5 pasti al giorno (di cui 2 merende), prediligendo cibi sani e di stagione evitando il più possibile alimenti raffinati, cibo spazzatura, bevande gasate e alcolici. Inoltre, come spesso accade, la natura ci viene in soccorso offrendoci numerosi rimedi naturali e piante officinali benefiche per questo periodo.

Le piante tonico-adattogene per lo stress e le difficoltà di concentrazione

  • RODIOLA: è una pianta che proviene dalle regioni nord-europee, in particolare dalla Scandinavia, e dalla zona nord-occidentale della Russia. Appartenente alla famiglia delle Crassulaceae, la rodiola contiene diversi componenti come acidi organici, olio essenziale, beta sitosterolo, tannini e flavonoidi. I principali composti di questa pianta includono glicosidi cinnamici e tirosolo, tra cui il salidroside, il rosavin, il rosarin, ecc…La rodiola è nota per la sua azione adattogena, ampiamente riconosciuta tra i popoli nordici. Questa pianta aumenta infatti i livelli di adenosintrifosfato (ATP) e creatin fosfato (CP), due sostanze fondamentali per fornire energia alle cellule muscolari, e migliorare il funzionamento dei mitocondri, organelli essenziali per la produzione di energia. Inoltre, la rodiola inibisce l'enzima catecol-O-metil-transferasi (COMT), che converte la serotonina e la dopamina in sostanze inattive, incrementando così i livelli di questi neurotrasmettitori nel cervello, con effetti antidepressivi e psicostimolanti.
  • ELEUTEROCOCCO: Arbusto spinoso, alto fino a 4-6 m, usualmente con molti fusti per lo più non ramificati: è una specie indigena dell’Asia Sud-orientale, della Cina settentrionale, della Repubblica Democratica Popolare della Korea, del Giappone e della parte sud- orientale della Federazione Russa. I costituenti responsabili dei caratteristici effetti biologici sembrano essere miscele complesse di derivati fenilpropanici di differenti strutture chimiche denominati eleuterosidi. L’Eleuterococco è utilizzato come tonico e ricostituente per il rafforzamento delle capacità mentali e fisiche in caso di debolezza, esaurimento e stanchezza e durante la convalescenza. Gli estratti delle radici esercitano un effetto adattogeno che produce un aumento aspecifico delle difese del corpo contro i fattori stressogeni esterni e i composti chimici nocivi.
  • BACOPA: La Bacopa monnieri appartiene alla famiglia delle Scrophulariaceae, che comprende duecentodieci generi e oltre tremila specie. La Bacopa è una pianta che si trova in diverse parti del mondo, tra cui Asia, Africa, Europa, America e Oceania. Tuttavia, la sua origine è il Sud-Est Asiatico, in particolare India e Cina, dove cresce principalmente in aree paludose, pascoli umidi, lungo i fiumi e vicino agli stagni, anche in acque leggermente salmastre. In Asia, la Bacopa è ampiamente utilizzata come pianta medicinale nell'antica medicina Ayurvedica. La parte di pianta contenente i principi attivi, è costituita dalle foglie, che contengono steroli vegetali, saponine triterpeniche e due alcaloidi, denominati bacosidi A e B, che si ritiene siano i maggiori responsabili della sua attività memo-attiva e cognitiva. Utilizzata dall’antica medicina Ayurvedica come supporto alla salute generale dell’organismo, anche per i soggetti particolarmente delicati e sensibili, e come rimedio per migliorare le facoltà intellettive e la memoria, la Bacopa è utilizzata tradizionalmente anche per contrastare l’ansia, la mancanza di concentrazione, e, come nootropo, per migliorare la capacità di elaborazione mentale. 
  • GRIFFONIA: La Griffonia è un arbusto legnoso di ragguardevoli dimensioni, che cresce nelle regioni umide dell'Africa centro-occidentale. Produce semi dal tegumento di colore rosso scuro, o grigio scuro nerastro, secondo il grado di maturazione. L'interesse verso questa pianta in Europa è relativamente recente, ed è dovuto alla scoperta che i suoi semi contengono la sostanza definita con la sigla 5-HTP (5-idrossitriptofano), un precursore endogeno della serotonina. Questa molecola è un neurotrasmettitore, cioè una sostanza che permette il "dialogo" fra le cellule nervose (neuroni) dell'organismo umano. Se vi è una carenza di neurotrasmettitori può aversi un difetto di trasmissione nei segnali che collegano i neuroni; se ad essere carente è la serotonina, si possono instaurare disturbi dell'umore di vario grado, come ansia, irritabilità, insonnia, fino ad arrivare alla depressione. La Griffonia permette all'organismo di sintetizzare una maggior quantità di serotonina tramite l'apporto di 5-HTP, elevando i livelli endogeni di questo neurotrasmettitore. Poiché fornisce all'organismo una maggiore disponibilità di serotonina, la Griffonia agisce migliorando il tono dell'umore, riducendo l'ansia e influenzando beneficamente anche il sonno.
  • ASWHAGANDHA: L’Ashwagandha (Withania somnifera) (fam. Solanaceae) è una pianta che fa parte dell’Ayurveda, la millenaria medicina tradizionale indiana; è definita anche Ginseng indiano per la sua azione tonico-adattogena. È un arbusto tipico della fascia subtropicale e tropicale dell’Asia e dell’Africa, specialmente dell’India, ma vegeta anche nelle regioni calde Mediterranee. La parte di pianta di interesse fitoterapico è rappresentata dalla radice, che contiene un fitocomplesso formato da numerosi principi attivi: i principali sono gli alcaloidi (withanina, scopoletina, somniferina ecc…), i lattoni steroidei (withanolidi, withaferine) e i terpenoidi con scheletro tetraciclico come il cortisolo (sitoindosidi I-IV). La withania contiene anche ferro, colina, beta-sitosterolo, flavonoidi, tannini e un olio essenziale. È considerata una pianta adattogena, simile al Panax ginseng, che tuttavia può provocare, in soggetti sensibili, un'eccessiva stimolazione energetica causando agitazione e tachicardia. La Withania, o Ginseng indiano, invece, combina l'azione adattogena e tonico-energetica con effetti benefici sull'ansia e il nervosismo. Inoltre è antianemica, e favorisce un sonno fisiologico migliorandone la qualità, evitando i frequenti risvegli e il sonno frammentato. Ha un’azione ansiolitica riducendo l’ipereccitabilità neuronale e migliorando l’attenzione, il benessere mentale e l’autocontrollo oltre a regolare l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene.

Conclusioni

Affrontare lo stress da rientro in modo naturale è possibile grazie a una serie di strategie efficaci e all'uso di piante tonico-adattogene. La comprensione di questa condizione e l'adozione di piccoli accorgimenti possono fare una grande differenza nel migliorare il nostro benessere mentale e fisico. Pianificare un rientro graduale, mantenere un ritmo lento e costante, e integrare una dieta equilibrata con l’uso di piante benefiche possono aiutare a rendere settembre un mese più sereno e produttivo. Ricordiamoci che il nostro benessere è una priorità e che prendersi cura di sé stessi è il primo passo per affrontare con successo le sfide quotidiane!

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