Omega 3: proprietà, benefici e come assimilarli
- 08 Mag, 2024
- Ingredienti e proprietà benefiche

Negli ultimi decenni, si è andato sempre più a confermare quanto un'alimentazione sana giochi un ruolo fondamentale nel mantenere il benessere generale e prevenire numerose patologie. Tra i nutrienti più importanti per la salute dell'essere umano, gli Omega 3 occupano una posizione di rilievo.
Proprietà e funzioni degli Acidi Grassi Essenziali
Gli omega 3 fanno parte degli Acidi Grassi Essenziali e sono molecole indispensabili per la corretta salute dell'organismo. Il corpo umano, infatti, è in grado di produrre tutti gli acidi grassi di cui ha bisogno, tranne due:
- l'acido linoleico (LA) un acido grasso omega 6
- l'acido alfa linolenico (ALA) un acido grasso omega 3
Entrambi devono essere apportati dalla dieta e per questo vengono definiti acidi grassi essenziali: sono necessari per la crescita e la guarigione, ma possono anche essere usati per la produzione di altri acidi grassi. Ad esempio, sia l'acido eicosapentaenoico (EPA) che l'acido docosaesaenoico (DHA), due acidi grassi della serie Omega 3, possono essere sintetizzati a partire dall’ALA.
Tuttavia, poiché la conversione è limitata, le linee guida attuali consigliano di includere anche queste due fonti nella dieta quotidiana. Gli acidi grassi essenziali sono indispensabili per la produzione di energia, per la corretta formazione delle membrane cellulari, per il trasferimento dell'ossigeno dall'aria al sangue; per la sintesi di emoglobina, per la funzione delle prostaglandine e per il corretto equilibrio ormonale.
La carenza di acidi grassi essenziali si manifesta con:
- astenia,
- pelle secca,
- deficit immunitario,
- ritardo della crescita,
- sterilità.
Squilibrio tra Omega 6 e Omega 3: Impatti sulla salute
Gli esseri umani si sono evoluti alimentandosi con una dieta che ha avuto uguali quantità di acidi grassi omega 6 e omega 3. Questo rapporto equilibrato di omega 6 e omega 3 è fondamentale per il corretto sviluppo umano, specialmente durante la gravidanza e l’allattamento, per la prevenzione delle malattie croniche e per una corretta omeostasi a 360°.
Tuttavia, la tipica dieta attuale occidentale si basa su un rapporto omega 6 e omega 3 di circa 16/20:1 (estremamente lontano da 1/2:1): L’elevata assunzione dietetica di acidi grassi omega 6, tipica dei nostri giorni, porta ad un aumento dei livelli di tessuto adiposo bianco e infiammazione cronica. Gli acidi grassi omega 3 (ALA, EPA e DHA), invece, riducono il tessuto adiposo e producono:
- mediatori lipidici,
- resolvine,
- protectine
- maresine
che sono neuroprotettivi e portano alla risoluzione dell’infiammazione.
Quali sono i benefici nell'assumere integratori di Omega 3?
Assumere integratori di Omega 3 offre una serie di vantaggi scientificamente provati per il benessere generale dell’organismo. Gli Omega 3 sono molecole essenziali che talvolta non possono essere ottenute in quantità sufficienti attraverso la sola dieta, quindi, integrarli può essere fondamentale per evitare carenze nutrizionali.
Gli Omega 3 principali sono l'acido alfa-linolenico (ALA), l'acido eicosapentaenoico (EPA) e l'acido docosaesaenoico (DHA), ciascuno con ruoli cruciali nel supportare diverse funzioni corporee: infatti, una loro supplementazione, è utile per ridurre i livelli di trigliceridi nel sangue, contribuendo così alla salute cardiovascolare. Inoltre, il DHA svolge un ruolo cruciale nel mantenere il benessere del cervello e del sistema nervoso. È presente, infatti, nella materia grigia del cervello e può favorire la memoria, la concentrazione e prestazioni cognitive ottimali.
Gli Omega 3 possono anche ridurre l'infiammazione nel corpo, alleviando così disturbi e dolori associati. Inoltre, il DHA è presente nella retina degli occhi e può contribuire a mantenere la salute oculare, soprattutto con l'avanzare dell'età.
Per esempio, l'ALA contribuisce al mantenimento di livelli normali di colesterolo nel sangue, mentre EPA e DHA, quando sommati in una dose di 250 mg al giorno, favoriscono la normale funzione cardiaca.
Inoltre, il DHA, assunto dalla madre in una dose di 200 mg al giorno, è essenziale per il normale sviluppo dell'occhio e del cervello del feto e dei bambini allattati al seno. Integrare Omega 3 può quindi essere una scelta saggia per promuovere la salute a lungo termine.
Quali sono le principali fonti di Omega 3
Gli alimenti naturalmente ricchi di Omega 3 sono pochi e ognuno ne contiene tipologie e quote differenti. Proviamo a riassumere di seguito le principali fonti di Omega 3:
- Pesci Grassi: salmone, sgombro, alici e aringhe sono ricchi di EPA e DHA.
- Semi di Lino: sono una fonte eccellente di ALA, che può essere convertito in EPA e DHA nel corpo, anche se non in modo ottimale.
- Noci: contengono ALA e forniscono anche altri nutrienti benefici.
- Olio di Semi di Canapa e olio di Semi di Chia: sono ricchi di ALA e possono essere utilizzati anche per condire insalate o altri piatti.
Inoltre, poiché non tutti consumano regolarmente queste varietà di pesci/vegetali, carenze di omega-3 nella dieta sono abbastanza diffuse: è per questo che, quando con la sola alimentazione non si riesce a coprire il fabbisogno ideale giornaliero (che come indicato dall'EFSA corrisponde ad almeno 250 mg), soprattutto in determinati momenti della vita, gli integratori di Omega 3 sono una valida soluzione.
L'Italia e l'Indice Omega-3: Una Situazione Preoccupante
L’Italia, ahimè, esprime il più basso indice di Omega-3 in Europa: l’indice di Omega-3 indica la quantità di EPA e DHA sul totale degli acidi grassi presenti nelle membrane dei globuli rossi. È un parametro strettamente correlato al benessere generale dell’organismo e al mantenimento di una buona salute cardiovascolare. L’indice Omega-3 ideale dovrebbe essere pari o superiore all’8%, che è il livello che la ricerca attuale suggerisce essere associato al rischio più basso di morte per malattie cardiache e a una migliore salute generale.
Questo livello si riscontra tipicamente in Giappone, dove si registra uno dei tassi di morte cardiaca improvvisa più bassi al mondo. In Italia, uno studio effettuato nel 2016 dal Gruppo Italiano per lo Studio della Sopravvivenza nell’Infarto Miocardico, su una coorte di 461 persone ha evidenziato che l’indice Omega-3 medio in Italia è pari a circa il 4%, il che indica un rischio cardiovascolare molto più elevato. È per questo che secondo noi, l’assunzione di Omega 3 attraverso l’alimentazione e l’integrazione, è una strategia vincente per avere un buon Omega-3 Index e un miglior benessere generale.
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